sabato 23 gennaio 2016

Comunicazione: rapporto con il/i partner

Credo fortemente che questo post possa essere inutile per la maggioranza dei lettori, ma penso comunque che a qualcuno possa essere utile.

Se avete letto i vari post, avrete capito che tutto il "gioco", al di la di grosse applicazioni pratico-filosofiche, nella sua base non è cosi difficile da poter applicare in proprio.

Di sicuro nessuno può inventarsi tantrico da un giorno all'altro, e almeno dei corsi o delle sedute pratiche non possono che essere d'aiuto a capire meglio i tanti singoli passaggi.

Di base il tantra serve, a noi occidentali, a due cose: rapportarsi meglio col mondo, rapportarsi meglio con colui/colei che dividono con noi la vita.

In questo post dirò qualcosa sul rapporto con i partner.


Abbiamo visto come il tantra aiuti a scoprire la pace, e la consapevolezza di se stessi.
Sul discorso personale, il suo scopo principe è quello di far riscoprire i propri sensi, la propria sensualità, sessualità.
Sul discorso di coppia, può aiutare a ricreare quell'unione che c'era all'inizio di un rapporto, quando tutto era bellissimo, e che poi si è un po affievolito col tempo, lasciando posto ad altri valori, diversi, non meno importanti del rapporto sessuale.
Non per questo i rapporti corporei devono essere tralasciati o abbandonati, o peggio, vanno ricercati fuori della coppia, cercando persone e stimoli nuovi, che anche se daranno dello sprint nei primi momenti, poi ci ritroveremo nella stessa situazione da cui siamo partiti.

Meglio, molto meglio, far si che la coppia rimanga unita, forte, ricercandosi, unendo le proprie energie, elevando il rapporto da un mero orgasmo eiaculativo ad una miscuglio di piacere senza fine.

Il tantra può aiutare tantissimo in questo.
Farsi fare quei "trattamenti" già descritti, impararne a farli, capire le tecniche "non tecniche" con cui dare e assorbire l'energia dell'altro, darà una sprint nuovo e senza fine al rapporto di coppia.
Il fatto stesso che non esistano tecniche, fa si che ogni volta che si esegue un qualcosa, sarà fatto in modo diverso, nuovo, mai uguale e ripetitivo.
La cosa bella è che potrete farlo a prescindere di come la pensiate su sesso, coppia, sessualità.
Potete essere singoli o sposati/fidanzati/uniti, potete essere monogami o poliamorosi, potete essere etero, bsx o gay. Potrete applicare quanto imparato con altri a prescindere dal loro sesso e sessualità, basta ci sia condivisione, complicità e unità di intenti e mete.

Se ad esempio siete di quelli a cui piace essere in tanti, dai tre in su, in tutta la parte preparatoria, niente di meglio che mentre uno sta steso, non uno solo, ma tutti gli altri partecipino con la stessa modalità, leggerezza, sensualità, ad eseguire le varie pratiche agendo su parti diverse del corpo, tutti contemporaneamente.

Avete visto che tutto ciò che si fa, se fatto con uno scopo, si fa nudi, si fa toccando e stimolando ovunque, si fa facendo aderire ogni parte del proprio corpo al corpo dell'altro.
 E lo scopo primario di ogni atto, non è un rapporto comunemente inteso, ma il far godere il/i partner di ogni fibra del suo corpo, godimento che verrà a sua volta ricambiato, sia per ciò che si riceve nel frattempo, sia scambiandosi i ruoli, o alternandoli man mano che si procede, applicando prima all'uno poi all'altro le diverse tipologie di massaggio, danza, etc.

Ma un'unione di partner, al di la di numero, legame e sesso, può anche prevedere, e deve prevedere, una conclusione più tradizionale, cosa che non può essere fatta durante una seduta con un tantrico qualsiasi. Non è detto insomma che impostare tutto un rapporto inserendo una o più pratiche tantriche, poi debba limitarsi ai soli sensi ed orgasmi paralleli, ma può anche proseguire, con una qualsiasi pratica amorosa che piaccia.

Unico consiglio (se serve): quando arrivate al rapporto "tradizionale", fate in modo che tradizionale non sia. Non mettetevi fretta, non fate ne i conigli ne i supermacho, o super femmina fatale, ma cercate di mantenere lo stesso ritmo, lo stesso andamento, di quanto avete fatto fino ad allora con mani e corpo.   Siate intensi, passionali, ma mai frettolosi e vogliosi di sfondare chissà cosa.
Usate la stessa sensualità tenuta fino ad allora, e non ve ne pentirete, e ogni volta sarà un "traguardo" senza pari, mai uguale ai precedenti.

mercoledì 20 gennaio 2016

Comunicazione Tantra: contatto pelvico

Di norma eseguito alla fine di una tandava, come preludio ad un massaggio, oppure come chiusura di un massaggio stesso, questa pratica può essere eseguita come completamento ideale di un percorso già intenso di suo.
Essendo una cosa a se stante, può essere anche fatto come preliminare al resto.
Questa forma di contatto è "altamente esplosiva", perchè mima in tutto una o più posizioni sessuali, e deve essere fatta se c'è piena e completa complicità tra tantrico e massaggiato/a.
Il tantrico di norma si siede su un cuscino yoga, e allarga un po le gambe, prendendo equilibrio.
Il massaggiato/a lo scavalca, e si pone sopra di lui incrociando i corpi, con la particolarità di far coincidere i genitali del tantrico, col pavimento pelvico del massaggiato/a. Ricordo che il pavimento pelvico è la zona perianale.

L'immagine non è pienamente rappresentativa, in quanto la donna in foto ha una posizione troppo arretrata di quanto in realtà dovrebbe avere. Purtroppo non ne ho trovate di migliori.
Durante questo contatto si eseguono piccoli movimenti tra i bacini, e con mani e braccia, prendendo una cofigurazione tra fetalee coccole. I due devono fondersi assieme, e scambiare energie dai punti di contatto.
Da questa posizione iniziale si può passare ad altri movimenti e posizioni,



tutte dedicate a creare nuovi punti di contatto.


Cercate di trovare posizioni in cui potete mantenere sempre il contatto pelvico in primis, e quanto più del restante corpo in seconda









Penso si capisca benissimo che in questa situazione si possa "smuovere" anche ciò che dovrebbe, teoricamente, rimanere a riposo. Per questo tale pratica è raccomandata con piena confidenza e approvazione.
Ovviamente non è prevista altra azione, data la natura tantrico-cliente della seduta. Se fatto tra amanti, proseguire come voglia suggerisce..... sta a voi.

Altre posizioni possibili? In pratica si usano molte delle posizioni energetiche del Kama Sutra, quindi, tolta la prima caldamente consigliata, potete provare e mettere in atto tutto ciò che fantasia vi detta.

In pratica, e non solo in teoria, queste posizioni possono essere anche rovesciate tra partecipanti, in caso di donna tantrica e uomo o altra donna massaggiati. Il contatto energetico pelvico avviene lo stesso, anche senza presenza della naturale "spina" in loco. Non essendo lo scopo sessuale, quindi ricevere una penetrazione, e dato che sono le singole zone a scambiarsi energia, tutto riesce benissimo anche nella condizione di cui sopra.




 






mercoledì 13 gennaio 2016

Comunicazione: Tandava

Un nome curioso per una danza altrettanto curiosa.

Da internet:
In origine pare che questa danza fosse eseguita nel Kerala solo dagli uomini.Questa pratica, che appartiene allo yoga kashmiro, apre il sistema corpo-mente, sciogliendo in un profondo rilassamento il corpo, rendendolo così permeabile alle emozioni. 
Se proprio potessimo dividerla in due momenti (che comunque sempre si susseguono come in un procedimento senza fine o inizio, ma solo rispettoso della ciclicità), individueremmo un:
  • dirigersi verso l’incendio;
  • soffiare per il rilassamento.
Questi sono due lati dell'espressione di una medesima forza che penetra in chi si lascia andare ai gesti.



Secondo tradizione e dicerie meno precise, esistono ben 16 forme diverse di questo tipo di danza.
Ma veniamo al sodo. Di che si tratta?
La danza rappresenta i giochi amorosi tra Shiva e Parvati, giochi in cui le due essenze si fondono fino ad essere una sola.
In pratica è una danza morbida, flessuosa, in cui il respiro viene portato in profondità, a riempire i polmoni fino alle clavicole, mentre si muovono le gambe. Ha lo scopo di aprire le zone contratte e di prendere consapevolezza delle zone aperte.
Come tutto il tantra, non ha regole, non ha passi da fare. La base musicale (che consiglio) deve essere morbida, relativamente ripetitiva, armoniosa e coinvolgente.  "Yeha Noha" ne rappresenta un esempio classico. Su youtube ne trovate una versione che dura fino ad un'ora. Ma ne esistono anche di molto ritmiche e ben....agitate. L'importante è che stimolino la danza.


La modalità è di far fluire lentamente il corpo, eseguendo respirazioni profonde, e muovendosi pian piano secondo come la mente ispira. Pian piano assumerete posizioni di apertura che coinvolge ogni singola parte di voi stessi, mettendo in campo ogni singolo centimetro del corpo. Certo visti da fuori, da chi non sa cosa state facendo, sembrerete dei pazzi che stanno smaltendo l'ultima dose di tranquillante. Ma visti da dentro vi darà una sicurezza senza fine nel vostro corpo, e non vi importerà più se siete alti o bassi, cicci o magri, belli o brutti. Ci sarete voi, chi vi sta intorno, e l'universo. E per tutti sarete ciò che han sempre sognato. E tutti gli altri non avranno più sesso, non avranno più ne bellezza ne bruttezza, saranno solamente "fantastici".


Come farla in pratica?
Prima cosa il consiglio è che abbiate già effettuato delle esperienze tantriche, che abbiate cominciato ad aprirvi mentalmente. In questo i nudisti e naturisti son già facilitati, in quanto abituati già a vivere normalmente nudi assieme agli altri. Qui si tratta di fare il passo successivo, e di riuscire ad aprirvi fino a condividere, almeno per quel tempo, corpo e spirito, senza alcun limite normalmente concepito, se non quello asessuato di tutto il tantra (questo a meno che non siate due persone che lo eseguono per completarlo con un rapporto amoroso). Provare questa danza come primo approccio, tra sessi diversi o simili, se non siete già mentalmente aperti, potrebbe provocare solo un rifiuto.
L'ambiente al solito deve essere caldo, e buio, illuminato da una sola candela non forte, posta in un angolo o sopra un mobile (meglio comunque una stanza vuota). Se la danza viene eseguita in piena notte, in un ambiente in cui ci sia una finestra che permetta di vedere il cielo stellato, da osservare durante o alla fine della danza, sarebbe una combinazione ai limiti del perfetto.
I partecipanti, di ogni sesso, si spogliano, si girano di schiena, chiudono gli occhi, e si lancia la musica.
Dapprima comincia la respirazione, profonda. Pian piano che inizia il rilassamento, si cominciano a muovere le braccia, in ogni direzione che più ispira la fantasia. Quando ci si sente pronti si cominciano a usare le gambe. Come? Come volete, basta che non sia un valzer, uno shake, ma come un voler accarezzare l'aria e ciò che c'è contenuto. Potrete piegarvi sulle ginocchia alzare le gambe verso l'altro, assumere posizioni kamasutriane, fare contorsioni come schiena vi permette. Presente le contorsioni che potete vedere in una seduta yoga? Bene, questo è fondamentalmente un yoga ballato, e non da soli.


Stando ad occhi chiusi potrete imbattere ovviamente nel corpo danzante di qualcun altro. Potrete sfiorarlo ma non toccarlo: non si "afferra" nulla. Sarete sfiorati, ma mai afferrati. Se un  vostro movimento contrasta quello che sta facendo un altro, che nessuno dei due ostacoli l'altro, ma dolcemente scivolatevi addosso sciogliendo l'incastro eventuale. La danza non ha sesso. Se sfiorate un parisesso, non abbiate paura di nulla, non succede nulla. Sfioratevi a vicenda e basta.
Durante la danza sentirete aumentare l'energia vibrante che crescerà a dismisura nell'ambiente.
Ogni vostro movimento, di qualunque natura, fatto anche come offerta d'amore a qualcun altro, dovrà aprire le vostre aree sensoriali, tutte, in ogni modo. Non abbiate paura di aprire le gambe, la bocca, piegarvi, buttarvi a terra e strisciare, sollevare le gambe verso di voi. Va tutto bene, purchè vi lasciate andare con la mente.
Ogni sfioramento casuale con qualcuno con cui vi incontrate, genererà solo uno scambio energetico, null'altro; ma uno scambio di una potenzialità inaudita, se danzate col giusto spirito. E di avere lo spirito giusto è la raccomandazione più forte che posso fare. Ogni blocco mentale provocherà rifiuto e chiusura difficilmente rimediabile. Per fare un esempio pratico pratico, delle "ostilità" più comuni: potrebbe capitare ad un maschio di sfiorare il sedere, o il pene di un altro maschio. Se vi viene in mente qualcosa del tipo: "oh mamma non sono gay, che sto facendo", ecco, smettete subito e uscite. Non siete nello spirito giusto per eseguire questa fortissima esperienza. Riproverete nel caso più avanti nel tempo, quando sarete più consapevoli che essere gay è cosa ben diversa, e che quella che state facendo è una danza energetica di apprensione di consapevolezza comune, che deve essere totalmente slegata dal comune senso di sesso. Cosi come, se vi capita di sfiorare che so, un seno o una vulva di donna, dovrete solo finire il movimento, senza "intrattenervi in altro". Sareste solamente e brutalmente allontanati.


Se volete poi preparare l'ambiente in modo superlativo, fate in modo di coprire il pavimento con dei tappetini molto ampi, tipo quelli da palestra, che possono coprire anche tutto il pavimento. Oppure sistemare dei piccoli materassi da una piazza in giro per la stanza. Ad un certo punto, se riuscite a proseguire la danza per un tempo molto lungo, anche ore, vi stancherete, e potrete disporvi a terra, vicino ad altri, senza guardare chi siano ne che sesso hanno.


Vi potrete riposare accostandovi, ponendovi sopra gli altri, se graditi, e continuando a scambiare piccoli abbracci e toccate molto superficiali, non destinate a capire cosa e chi state toccando. Mai fare gesti sessualmente attivi.
Potrete terminare la notte nel locale, oppure pian piano che vi rilassate, vi alzate, aprite gli occhi, e abbandonerete la stanza, senza soffermarvi su nulla e nessuno.


Questa danza, molto coinvolgente, molto forte emotivamente, può essere fatta anche da coppie di fidanzati o sposati, che abbiano ancor più consapevolezza dei single, che è una danza destinata ad acuire le proprie libertà e i propri sensi, non a concedere il proprio partner alle mani di un altro/a. Solo se c'è questa condizione mentale, potrete accedervi in coppia fissa, altrimenti evitate. La gelosia non deve entrare in questa danza, perchè lo scopo e la natura è tutt'altro che scatenare gelosie senza senso.


Ovviamente, una volta imparata, può essere messa in pratica all'interno di una coppia fissa, e usarla come preludio e come preliminare molto molto forte al successivo amplesso.


Nota bene: queste danze, eseguite in questa modalità, ovviamente non vengono mai fotografate dal vivo. Quindi ho preso dalla rete delle foto di danze nude, che più si avvicinano a quanto proposto sopra. Guardatele cercando di immaginare la versione di cui sopra.




lunedì 11 gennaio 2016

Comunicazione tantrica

Il Tantra non è fatto solo di massaggi, anzi, quella volendo è solo un'appendice.
Tantra è prima di tutto comunicazione. Con la natura, con il mondo, con gli esseri umani.
Tantra è percepire la bellezza del creato, rendersi conto di farne parte, apprendere che in ogni piccola cosa può apparire la bellezza dello stesso.
Durante una seduta tantrica si possono apprendere tecniche semplici di consapevolezza, che se poi avremo cura di applicarle al vissuto di ogni giorno, ci allevieranno la vita e i problemi.
Queste metodologie non ci risolveranno i problemi nei loro singoli particolari, ma ci daranno forza di affrontarli con la giusta dose di tranquillità, soffrendone meno, e dandoci modo di poterli analizzare con la giusta dose di lucidità mentale, e perchè no, magari anche trovare la soluzione più idonea.
In questa sezione indicherò alcune pratiche, eseguibili in modo semplice, da praticare dapprima minimo a due, meglio se a gruppo.
Di per se sono cose che potremmo fare anche slegate dal pensiero tantrico, ma se riusciamo ad infilarcelo nel giusto modo, da apprendere ripetendole e nel tempo, si farà si che poi diventino parte del nostro modo di comportarsi normalmente, per cui saranno sempre a portata di mano, diventeranno il nostro standard di relazionarsi con gli altri, e oltre a essere e rimanere sereni noi, riusciremo a trasmettere questa serenità agli altri, quella che comunemente vien definità "solarità" di una persona.
Ecco, la solarità appresa tramite il tantra, farà si che questa diventi reale, coinvolgente, e senza dover fare o dire chissacchè. Basterà il proprio atteggiamento, anche silente, per conquistare gli altri, e trasmettergli la tranquillità di cui siamo venuti in possesso.
Troverete alcuni post in merito, in cui sono sommariamente descritte alcune tecniche, da sperimentare con gente già esperta, o insieme ad un gruppo di amici che ha voglia di sperimentare.
Al di la delle sicuramente più complete tecniche originarie, son convinto che la comprensione di quanto proposto, se applicato con la giusta dose di distacco-complicità, potrà aiutare a vedere meglio il mondo e a goderne dei benefici derivanti. Inoltre spero vi stimolino a sperimentare sempre nuove cose sulla stessa linea, perchè son convinto che in ogni scibile umano ci sia spazio anche per ciò che non è contemplato nella disciplina originaria, pur dando risultati ugualmente interessanti e importanti.
Per questo ho titolato questo blog come "il mio tantra", perchè diverse cose che faccio, sono non contemplate o non previste o diversamente svolte dalle metodiche tantra originarie, ma se per me sono state di aiuto, perchè non dovrebbero esserle per gli altri, cosi come ciò che voi stessi, se vi piacerà sperimentare, non possiate trovare altri metodi, che mi farà sicuramente piacere ricevere e trasmettere agli altri.

domenica 10 gennaio 2016

Massaggio tantrico - Lingam


Non può esistere un massaggio Yoni, se non esiste il suo corrispettivo: il massaggio Lingam.
Su internet è difficile trovarne una definizione univoca. Mentre per la Yoni, tutto si riconduce al centro del mondo, per via della capacità riproduttiva, con Lingam ci si sposta dal senso genitale al senso di assoluto. Due definizioni di massima:

Per Lingam si intende di norma "bacchetta di luce (dio)", e non indica il pene di Shiva, ma Shiva stesso. Shiva-Lingam. L'espressione Shiva-Lingam non intende il Lingam di Shiva, Shiva stesso è il Lingam.
Lingam significa l’‘indicatore’, come il fumo è l’indicatore del fuoco. Attraverso Shiva ogni cosa è condotta alla coscienza e di conseguenza mostrata, ma nulla può mostrare Shiva. Attraverso la Sua Coscienza-rivelata Egli anima tutta la manifestazione.
La materia necessita di essere animata dallo Spirito ma lo Spirito soltanto da Sé-stesso. Se Shiva non fosse pura Consapevolezza come potrebbe Lui essere Shiva? E se Egli fosse non-esistente l’intero universo che Lo manifesta sarebbe non esistente!
E' normalmente rappresentato da un cilindro dalla testa arrotondata, sempre immerso in una Yoni.

Come vediamo il Lingam non è rappresentativo del pene tout court, ma di "colui che tutto è", e supera di gran lunga il piccolo significato sessuale. Nella cultura indiana, pur con tutte le sue varianti, il Lingam è sinonimo dell'essenza stessa del potere, della vita, del tutto.
Nel Tantra il Lingam, pene dell'uomo, viene trattato per ridare coscienza, potenza e vigore all'uomo stesso.
Ricevere un Tantra Lingam da buoni benefici per un miglior rapporto col proprio pene, farà capire che orgasmo ed eiaculazione sono due cose distinte e separabili, in cui la seconda dura pochi secondi, e smorza tutti gli effetti, mentre il primo può essere lungo, ripetibile, di una durata enormemente lunga. Nei comuni rapporti sessuali, tutto è normalmente finalizzato all'eiaculazione finale, con associato un piccolo orgasmo, che viene potenziato solo dall'effetto del passaggio del liquido seminale che attraversa l'uretra. Un vero orgasmo, quale procurato da un massaggio prostatico, o in questo caso, da un massaggio lingam, è enormemente più lungo e significativo. Quindi un tale massaggio, oltre a favorire la circolazione sanguigna nel pene, oltre a poter ristabilire equilibri mai conosciuti o dimenticati, può insegnare a rimandare la misera eiaculazione, ad avere erezioni per tempi molto più lunghi, e a godere di ben altri orgasmi, non necessariamente legati all'eiaculazione stessa.
Solo questo dovrebbe gettar discredito sulle malelingue che identificano il massaggio Lingam come ad una masturbazione. La masturbazione è un movimento ripetitivo sul pene, eseguito con le mani o con mezzi meccanici, teso a far eiaculare il pene. Il tantra insegna solo come avere orgasmi di ben altro tipo, e sarà sesso se e quando applicato assieme ai propri partner, eseguendo metodologie e movimenti ben diversi e diversamente destinati.
Questo particolare è bene che sia chiarito con il "cliente", che magari si aspetta altro. E' bene anche dirgli che la variante eiaculazione potrebbe anche avvenire, ma non è la regola, ne lo scopo di tutto il processo.

Iniziamo.

Anche questo massaggio necessita del lungo preliminare corporeo, per far acquistare tranquillità e cognizione di se stessi. Può essere evitato o ridotto di molto solo se l'uomo è già pratico di massaggi tantra, quindi sa già in parte cosa lo aspetta, e non avrà bisogno di tranquillizzarsi.

La migliore posizione è steso supino, con cuscino sotto la testa, non male uno sotto il bacino, le gambe divaricate e leggermente sollevate; anche l'uomo dovrà essere toccato ovunque in area genitale, pube, pene, piega inguinale, testicoli, e in più anche dei passaggi prostatici, seppur esterni. L'uso di olio caldo è altamente consigliato.
 Il tantrico si posizionerà davanti, possibilmente incrociando le gambe con quelle del massaggiato.
Anche se non si premette il massaggio corpo intero, che almeno si passi in area addome, torace, braccia e gambe, per tempi sufficienti a togliere l'elettricità di tensione naturale.

Risalendo dalle gambe si passerà lungo le pieghe inguinali, e si provvederà a cospargere di olio tutta la parte genitale








 Ora si possono prendere su una mano i testicoli, mettendola a tipo culla, e con l'altra si fa una specie di grattini, e piccoli massaggi.

Altra manipolazione interessante ai testicoli, prevede la loro "divisione", passando con il pollice tra le due gonadi, strizzando leggermente lo scorto.







Dopo una serie di questi movimenti, si passa ad ampliare la zona di contatto, e si poggia la mano su tutti i genitali interi, si fa qualche passata generica, e poi si comincia a muovere una delle due mani verso il cuore. 

Le due mani si alternano, una sui genitali, una sul cuore. Il movimento deve essere "scivolato", parte da sotto lo scroto, passa sopra il pene, e prosegue verso il cuore. Da li la mano si stacca e ricomincia da sotto lo scroto.

In questa fase si può massaggiare un po la prostata, ponendo le dita nel perineo, poco sopra lo sfintere anale, e si preme sulla fossetta li presente, spingendo in modo circolare verso l'alto. Se non c'è troppa muscolatura o grasso, si arriva facilmente alla prostata a dare i primi stimoli profondi.

Ora si cominciano le manovre al pene. La sequenza, come d'altronde tutta la sequenza suggerita, non è obbligatoria. Indico solo alcuni passaggi principali importanti, che potranno essere arricchiti via via con l'esperienza.
Uno dei primi movimenti è costituito da compressioni successive, partendo dalla base del pene, contrapponendo i pollici con le altre dita, e premendo i corpi cavernosi. Questo stimola la circolazione. Non premere in modo violento, ma solo dolcemente. La pressione va esercitata sia sulla faccia piana, che ai lati, sulla curvatura, dal basso verso l'alto, mai al contrario. Si ripetono i due movimenti diverse volte.












Ottenuta l'erezione si procede con i movimenti dedicati a mano piena, che possono essere:
- posizionare una mano sotto e una sopra il pene, e muoverle alternativamente verso l'alto una, e verso il basso l'altra


- massaggio sequenziale dal glande verso i testicoli, mentre si preme sulla base sotto delle scroto con movimento sussultorio


 - massaggio del glande a mano concava


 - massaggio a pugno roteante,


 - massaggio sulla punta delle dita


 - massaggio del meato uretrale



  - si pone una mano sotto il pene, facendo incastrare la base del pene tra le dita, e con l'altra, in direzione opposta, sopra il pene, che scivola alternativamente a quella sotto.
- si prende il pene tra le due mani, che scorrono avanti e indietro alternativamente



Iniziare ora un serie di movimenti più consueti, ma comunque diversi:
- Partendo sempre dalla base del pene, tenere una mano alla base, e con l'altra scivolare, agguantandolo, verso la punta fino a lasciarlo, Muovere in sequenza e alternativamente le mani.

- fare lo stesso movimento, dall'alto verso il basso, alternativamente.

Procedere nel tempo con tutti i movimenti che volete, nella sequenza e ripetizione che volete, soprattutto tenendo conto di quelli che vi sembra riscuotano più successo.

Quando termina il processo? In teoria quando vedete con gli occhi il susseguirsi degli orgasmi, e vedete che sta per arrivare l’eiaculazione. Se lo scopo del massaggio è vero, e volete anche dare una visione della separazione tra orgasmo ed eiaculazione, il sistema migliore è quello di fermarsi all’improvviso, mollare tutto, e attendere che si arrivi al climax.


Quando il massaggiato si sarà rilassato, potrete fare dei passaggi di chiusura massaggio, passando più o meno su tutto il corpo.
Una tecnica non malvagia, a questo punto, prevede che copriate il corpo con un pareo leggero, e lasciate riposare il cliente, oppure lo girate di fianco, e vi ponete dietro di lui, facendo aderire integralmente il vostro corpo al suo, mantenendo la posizione per un po di tempo.


sabato 9 gennaio 2016

Massaggio tantrico - Yoni



Tra i massaggi ad hoc nel tantra, c'è anche il massaggio Yoni.
In rete si trovano molte traduzioni del suddetto termine, ne inserisco qui una che mi sembra riassuma meglio il concetto di questo nome.

Yoni: il femminile nella sua essenza.
Il termine yoni, un termine sanscrito, designa sia la vulva, l'aspetto visibile, che si mostra, del centro sessuale nella donna, sia il suo corrispondente interno, intimo e nascosto, il complesso mondo che abita il ventre femminile. 


Nella filosofia indiana, lo Yoni rappresenta simbolicamente la parte femminile della divinità Shakti o Devi ed è rappresentato simbolicamente da una pietra di forme differenti ma che comunque presenta una fessura, richiamante proprio la natura femminile.
Dal momento che il sanscrito è una lingua sacra, in esso ad ogni suono, ad ogni vibrazione, corrisponde un'energia prima. Dalla combinazione dei suoni, e delle corrispondenti energie, sgorga la manifestazione concreta.
Yoni si scrive in devanagari (il sanscrito scritto) "yoin", anche se si pronuncia "yoni", ed è composto da:
y = il principio animatore, il cuore, il vero sé, l'unione
o = preservazione, luminosità
i = amore, desiderio, coscienza; brillare, pervadere.
n = loto, maternità, ciclo mestruale, nudità, vuoto, perla.



Siamo partiti dal concetto che il corpo umano è fatto anche per godere di una sessualità legata ai sensi, non solo ad un mero rapporto sessuale fatto di penetrazione, sfregamento, eiaculazione e orgasmo. Questo è più un rituale di accoppiamento legato alla procreazione, che non un vero e proprio, ma soprattutto completo, atto di condivisione globale. Ogni millimetro della pelle umana, e alcune zone particolari, sono potenzialmente destinate al godimento globale, ad un orgasmo non convenzionale, siamo cioè nel regno dell’adorazione genitale suprema, che si concretizza in una serie di massaggi intimi orientati al risveglio spirituale del partner.
Abbiamo visto come attraverso il massaggio corporeo si tende a stimolare una reattività di tutte le aree del corpo non convenzionalmente direttamente interessate ad un rapporto sessuale.
Gambe, piedi, schiena, petto, ascelle, testa, tutto è altamente reattivo e stimolante.
Ora veniamo ai trattamenti più specifici, e in questo post analizzeremo qualche suggerimento riguardate la Yoni, e cioè la Vulva con le sue labbra, il clitoride, la vagina.
Dopo il completamento del massaggio corporeo, se accordato precedentemente, si può dunque passare al trattamento della yoni nello specifico.
Si tratta di uno specifico massaggio vaginale che il partner dona alla ricevente per farle provare piaceri molto intensi... donandole un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé stessa e delle proprie potenzialità sopite. Infatti lo Yoni massage non deve essere visto come un banale massaggio alla vagina.Va detto che l'obiettivo del massaggio Yoni non è far provare alla donna  uno o più orgasmi anche se questi sono spesso la conseguenza del trattamento.
L'obiettivo è invece portare la ricevente a esplorare una nuova dimensione della sessualità.

Importante, in questo massaggio, l'uso di olio caldo.

Quale posizione?

Sicuramente la migliore è quella in cui la donna sta distesa di schiena, e le vengono messe le gambe in posizione ginecologica: allargate con i piedi a terra. Un cuscino sotto la testa e uno sotto il bacino, in modo da tener sollevato il pube, è altamente consigliato.
Il tantrico, si siede o di fianco, oppure di fronte, incrociando le proprie gambe sotto quelle della donna, o rimanendo in ginocchio, magari seduto su un cuscino yoga. Sarà l'occasione, la confidenza e l'opportunità a far decidere la posizione migliore.



 

















 I movimenti dovranno essere consequenziali al tocco di altre parti del corpo, l'arrivo alla yoni dovrà essere successivo, e non diretto. Il punto di arrivo di tutto un percorso che arriverà pian piano al centro.
Per cui si può ricominciare passando sopra le gambe, o partendo dal torace, o un po per ciascuno.
Se si arriva dall'alto, è bene passare e soffermarsi sul pube, dapprima passando solamente, poi toccando con le punta delle dita, e applicando movimenti sussultori.

























Alternare questi a dei passaggi sull'attaccatura bassa dell'addome, dai fianchi fino al pube, finendo il percorso sempre sopra il monte di venere


Quando si sale dalle gambe, percorrere lungo l'interno coscia, ed arrivare con le dita al solco inguinale. Mentre gli indici saliranno servo il pube, i pollici dovranno premere delicatamente ma con forza sulle pieghe inguinali, percorrendo il solco naturale tra coscia e vulva. Le mani si raduneranno sopra il pube, raccolte a conchiglia, e lasciate un secondo a trasmettere calore sopra il pube stesso
































Ripetete più e più volte queste manovre. Serviranno per accantonare tensioni e iniziare a dare le prime stimolazioni. Quando vedrete che la donna comincia a sentirsi libera e sciolta, e potrete sentirlo dalla scomparsa della tensione muscolare, cominciate con una manovra di start profondo.
Sempre mentre vi muovete sul corpo, ponete una mano aperta su tutta la vulva, e spingete l'altra mano, scorrendo sull'addome, fino ad arrivare all'altezza del cuore. Tenete ferma la mano sul cuore, e roteate leggermente, premendo un po, la mano sulla vulva.




Ora, tenendo sempre la mano sul cuore, che toglierete poi piano piano, ritornate con la punta delle dita sulla cresta del pube, e cominciate a vibrarle, premendo e spostandovi sopra il clitoride. Dedicate qualche momento a questa manovra, finchè non avrete tolto la mano dal cuore.
Ora portate entrambe le mani davanti alla vulva.
Da adesso in poi userete quasi esclusivamente l'opposizione pollice indice di entrambe le mani..
Come inizio, passerete di nuovo nella piega inguinale, muovendovi verso l'alto e verso il basso in continuità. Ogni arrivo in alto dovrà corrispondere con un tocco al clitoride.
Ora prendete una delle due grandi labbra, insinuate un dito all'interno di essa, senza comprendere le piccole labbra, e datele lievi pizzicotti, unendo pollici e indici.Si può fare un labbro per volta, o entrambi, secondo dimensioni e bravura a muoversi. Non fa differenza, l'importante è passarle entrambe, completamente, per più e più volte.





















Ora iniziate a passare col pollice, alternando se volte anche due dita, sulle piccole labbra, facendo sempre movimenti dal basso all'alto, e allargando le medesime verso l'esterno, e passate ripetutamente sul clitoride in modo molto soft.




Dopo questa fase, inizia la scoperta del punto G. Si realizza con la penetrazione di un dito, tenuto arcuato, che dovrà avere un movimento profondo, dolce ma fermo, e con andamento rotatorio e interno esterno. Il punto G è all'interno, sotto l'osso pubico, più o meno in linea col clitoride, ma non è una certezza. Potrebbe essere fisiologicamente spostato leggermente. Per questo il dito non dovrà esser mosso in modo rettilineo, ma circolatorio. Inoltre tale movimento stimolerà circolazione e punti sensibili extrapunto G, di cui la vagina è piena, per cui andrà eseguito con calma e a lungo.
Inoltre non bisognerà soffermarsi solo sul pavimento superiore, ma andrà percorso tutto il canale vaginale, spostando l'orientamento del dito ai quattro angoli cardinali, e ripetendo i movimenti.
























Il massaggio si conclude con toccamento vulvare a mano piena, o clitorideo, o semplicemente apponendo la mano attendendo il climax.
Quando la massaggiata si sarà rilassato, potrete fare dei passaggi di chiusura massaggio, passando più o meno su tutto il corpo.
Una tecnica non malvagia, a questo punto, prevede che copriate il corpo con un pareo leggero, e lasciate riposare la cliente, oppure la girate di fianco, e vi ponete dietro di lei, facendo aderire integralmente il vostro corpo al suo, mantenendo la posizione per un po di tempo.

Se è fatto tra partner, ovviamente può proseguire con cunnilingus etc. Se questo è, consiglio una tattica soft, ma molto forte, prima di passare ad altro. Soffermatevi del buon tempo con la sola punta della lingua e solamente sul clitoride, muovendola poi come se doveste scrivere le lettere dell'alfabeto con la punta della stessa, muovendola lentissimamente. Ogni quattro lettere circa poi, afferrate il clitoride con la punta delle labbra, aspiratelo, e create del sottovuoto in bocca variando la  pressione di aspirazione in modo abbastanza rapido. Se proprio terminate l'alfabeto (impossibile), proseguite solo con questa manovra di aspirazione. La vostra partner saprà ringraziarvi a dovere.